Caffè sospeso

Caffè sospeso

C'è una meravigliosa tradizione a Napoli chiamata "caffè sospeso" che si sta rapidamente diffondendo in giro per il mondo. Nel mezzo della crisi sociale e della crescente povertà nel mondo occidentale, il fatto che si stia diffondendo l’usanza di lasciare un caffè pagato per qualcun altro che non se lo possa permettere, fa notizia, e molti giornali internazionali stanno dedicando spazio a questa bella storia. Tuttavia, i napoletani portano avanti questa usanza da oltre 200 anni. A Napoli, il caffè sospeso, non è soltanto una tendenza della moda, o un modo per attirare l'attenzione su questioni sociali, è un vero e proprio rito consolidato.

Napoli e il caffè

Come è noto a tutti, andare a prendere un caffè è un rito sociale a Napoli. Quasi tutti hanno il loro bar preferito dove compiere il rito del caffè scambiando una chiacchiera con amici e conoscenti. L'idea di caffè sospeso nasce dalla consapevolezza tutta napoletana del fatto che avere la possibilità di bere un caffè è una parte importante della vita quotidiana; tutti dovrebbero avere il diritto di poter godere di questo delizioso momento di benessere almeno una volta al giorno. Infatti, secondo i napoletani, il caffè, pur non essendo un alimento essenziale necessario per il corpo, certamente riscalda il cuore e dà sollievo allo spirito.

Caffè sospeso: usanza e tradizione

La tradizione del caffè sospeso risale al diciottesimo secolo. Da allora è stato un modo semplice per regalare un piccolo momento di gioia: se ti sentivi felice, pagavi due caffè, uno per te e uno per qualcuno che sarebbe andato al bar dopo di te. Spesso una persona che non aveva abbastanza soldi entrava e chiedeva se ci fosse un "caffè sospeso", questa abitudine ha fatto sì che il caffè sospeso si convertisse in un nobile gesto: dare qualcosa ai meno fortunati pur rimanendo anonimo.

Il caffè sospeso oggi

Ancora oggi molti  caffè in città supportano questa antica e bella tradizione. Uno di questi è il famoso Gran Caffè Gambrinus di fronte a Piazza del Plebiscito, nel centro della città. I bar meno noti sono soliti pubblicizzare la pratica del caffè sospeso con cartelli posti fuori dai caffè o con il passaparola, in modo da far sapere ai bisognosi della città dove andare per una tazza di caffè gratuita.

Quindi, la prossima volta che ti trovi a Napoli, fai come la gente del posto: paga per un “caffè sospeso”, continua la tradizione e regala un momento felice a chi ne ha più bisogno.

Ti è piaciuto l’articolo? Potresti essere interessato anche a: La macchinetta napoletana: il caffè prima della moka o alla storia del caffè letterario in Italia.

Vuoi provare un buon caffè? Visita il nostro shop online.

Torna al blog

Lascia un commento

Si prega di notare che, prima di essere pubblicati, i commenti devono essere approvati.